GLOSSARIO FERROVIARIO
All'interno di questa sezione potrete trovare un piccolo glossario dei termini comunemente usati in ambito ferroviario.
Questa sezione � ancora in fase di sviluppo;stiamo lavorando per renderla pi� completa
A B C D
 E F G H I L M N O P Q R S T U V Z
A
ACQUA
La cifra indicata corrisponde al quantitativo di acqua trasportato dale tender e/o delle cisterne
ARMAMENTO
Il materiale d'armamento di una ferrovia � costituito dalle rotaie,del materiale minuto collegato alle rotaie stesse,dalle parti speciali per i passaggi a livello e dagli appoggi.
In pratica tutto ci� che consente lo scorrimento dei carrelli dei rotabili.
L'armamento pu� essere pesante o leggero a seconda del peso della rotaia,peso che varia a seconda della funzione rispetto alla linea : su un linea normale le rotaie pesano circa 46 kg al metro lineare,su quelle importanti arrivano anche a 50/60 kg.
AUTOMOTRICE
Automotrice � una carrozza dotata di apparato motore,che la rende idonea a circolare con i propri mezzi,da sola oppure trainando una o pi� rimorchiate.
AV
AV � l'acronimo di Alta Velocit�.
CARICO ASSALE
I numeri si riferiscono al maggior carico statico applicato a ciascuna coppia di ruote sulle rotaie.Tale carico varier� in base al quantitativo di carbone e acqua della caldaia.
CHOPPER
Il chopper � un frazionatore elevatore di tensione.
In pratica � una resistenza che fornisce la tensione ai morsetti dei motori in modo graduale (a seconda della potenza richiesta) in modo da evitare sovraccaricamenti o surriscaldamenti ai motori.
Il chopper � l'evoluzione del reostato di cui si pu� considerare il diretto discendente;banalmente potremmo considerare il chopper un reostato automatico.
CILINDRI
La prima cifra indica il numero dei cilindri,seguito dal diametro e la corsa.Le locomotive articolate hanno cilindri HP (alta pressione) e LP (bassa pressione) di cui si riportano le caratteristiche.
CODA
In ambito ferroviario si intende come coda la parte finale dell'ultimo vagone del treno.
La coda di un treno viene individuata per verificare se un treno partito da una certa localit� � arrivato a destinazione con lo stesso numero di carrozze con le quali � partito.
A tale fine la coda di un treno si identifica con l'esposizione di una tabella rossa a strisce bianche (di giorno) o con l'accensione di fanali rossi (di notte),fanali che possono essere quelli propri della carrozza/carro o in dotazione al locomotore.
INTERASSE
E' la distanza fra gli assi di un carro a due assi
INTERPERNO
L'interperno � la distanza tra i punti di rotazione (perni) creati dai cinematismi che ancorano il carrello alla cassa
INTERVALLO
L'intervallo in ambito ferroviario � la pausa per la circolazione in una linea.
Questa pausa serve generalmente a lasciare spazio agli addetti alla manutenzione.
Oggi � definito intervallo d'orario un periodo prestabilito della giornata in cui a tratte diversificate e su un binario per volta,non circolano treni.
Di solito questa pausa viene effettuata al mattino.
MARMOTTA
La marmotta � un segnale basso,si trova all'altezza del binario,usato per le manovre in stazione.
Infatti in base al tipo di luce o del lato mostrato fa sapere al macchinista se pu� procedere o meno.
Di giorno il lato dipinto a strisce oblique bianche e nere indica via impedita,il lato dipinto di bianco indica via libera.
Di notte proiettando una luce viola indica via impedita,proiettandone una bianca idica via libera.
N
NAVETTA
Si definisce treno navetta un convoglio che abbia la locomotiva a un'estremit� e la carrozza
pilota all'altra,in modo da poter viaggiare in entrambi i sensi di marcia senza dover cambiare posizione alla motrice.
PASSO
La distanza fra gli assi di un carrello � il passo del carrello, dove tale misura � intesa come distanza fra gli assi di rotazione delle ruote.
PESO
Il peso di un rotabile si pu� dividere in tre tipologie :
- Peso reale
Si intendende con questa dicitura il vero peso del rotabile all'uscita dalla fabbrica, a prescindere dal peso teorico di progetto.
Infatti, pur essendo variazioni
per lo pi� minime, differenze negli approvvigionamenti di materie prime, variazioni di lavorazione (saldature piuttosto che chiodature), forniture di materiali da parte
di fornitori differenti, per non parlare di modifiche e migliorie apportate con l'avanzare delle consegne, possono portare a variazioni di peso nell'ordine delle
centinaia se non migliaia di chili.
- Peso aderente
Peso delle ruote motrici di una locomotiva sulle rotaie,da cui dipende l'aderenza tra ruote e rotaie e quindi la forza trainante della locomotiva
- Peso frenato
Tale misura indica il grado di frenatura rispetto al peso del veicolo.
Nota esplicativa :
Il peso frenato � una necessit�, data dal rendere il pi� possibile omogenea la ripartizione della forza frenante fra i vari rotabili durante il servizio in convogli spesso
non omogenei. Durante la fase di accelerazione tutti i ganci sono in tensione (anche con treni reversibili navetta). Dovendo passare da una fase di accelerazione
ad una di frenata, se il locomotore avesse una forza frenante in proporzione al proprio peso superiore a quella delle carrozze si troverebbe a dover frenare oltre a
se stesso anche una frazione del suo convoglio.Quindi le carrozze spingerebbero il locomotore durante la frenata. Ma questa condizione � da evitare perch� a
frenata finita, dovendo riaccelerare, i ganci dovrebbero prima tornare in tensione per poter compiere il loro lavoro. Questo provocherebbe degli strappi che, alla
lunga potrebbero portare alla rottura prematura dei ganci (condizione remotissima visti i coefficienti di sicurezza adottati). Per evitare tutto questo si deve cercare
di tenere il convoglio (e quindii ganci) sempre in tensione (o in compressione se la locomotiva � in spinta). La cosa si ottiene facendo in modo che il locomotore
freni poco meno del suo convoglio. Il peso frenato di una locomotiva � sempre inferiore al suo perso reale, mentre il peso frenato di una carrozza molto spesso
supera il suo peso reale.
POTENZA
La potenza,di una motrice � una grandezza divisibile in tre tipologie :
- Potenza nominale
Si intende la potenza di progetto, il dato di targa, ovvero quella potenza, la massima in teoria, che il motore dovrebbe essere in grado di dare. Nel caso di un locomotore si intende la potenza fornita nel complesso dai suoi motori
- Potenza continua
Si intende invece la potenza massima disponibile costantemente per un tempo indefinito
- Potenza oraria (o unioraria)
� la potenza massima disponibile costantemente per un'ora. Questo � dovuto al fatto che la potenza nominale non � sempre disponibile, ma pu� essere mantenuta per lassi di tempo determinati oltre i quali possono subentrare fenomeni di fatica e surriscaldamento che danneggiano il motore.
Nota esplicativa :
Prendendo ad esempio il "Tartaruga", durante le fasi di avviamento le alte correnti assorbite potevano bruciare i pacchi di resistenze del reostato di avviamento, dando di fatto un limite temporale al macchinista che doveva accelerare in fretta per non danneggiare il locomotore.
PRESSIONE VAPORE
Intesa come la pressione del vapore della caldaia che predispone l'apertura delle valvole
RAPPORTO DI TRASMISSIONE
E' il rapporto tra il numero di giri dell'albero motore (ossia il rotore del motore elettrico) e la ruota del locomotore,tale che alla velocit� di esercizio prevista per il locomotore stesso corrisponda il numero di giri ideale del motore.
Nota esplicativa :
Nella pratica la cosa si realizza tramite ingranaggi o coppie coniche, e per rendersi conto della dinamica della cosa basta pensare al cambio della bicicletta. Nei locomotori a trazione elettrica tale rapporto � fisso, poich� il motore elettrico � in grado di fornire coppia partendo da fermo, cosa non possibile con i motori a scoppio che trasmettono coppia solo se gi� in moto e dentro certi intervalli di numero di giri (ecco perch� le automobili hanno cambio e frizione mentre i filobus no).
REOSTATO
Il reostato � un resistore a resistenza variabile,composto da pacchi di resistenze collegati in parallelo,che si inserisce in un circuito elettrico per regolare l'intensit� della corrente.
In campo ferroviario trova applicazione nel circuito di trazione delle locomotive.
Infatti � collegato al comando della corrente ai motori e a seconda della potenza richiesta esclude man mano i pacchi delle resistenze in modo da aumentare la tensione ai morsetti dei motori.
RODIGGIO
Il rodiggio si definisce tramite un numero di tre cifre che indica il numero e la disposizione di assi portanti e motori.
Partendo dal "muso" della locomotiva, la prima cifra indica il numero di assi portanti folli (non motorizzati) anteriori, la seconda indica il numero di assi motori,
la terza il numero di assi portanti folli posteriori. Nel caso di assi accoppiati da bielle, la seconda cifra pu� essere sostituita da una lettera secondo la numerazione
alfabetica, seguita dal simbolo "o" se gli assi motori sono indipendenti.
Nota esplicativa :
Per esempio una locomotiva a vapore del gruppo 740 ha un carrello portante anteriore e quattro assi motori accoppiati da bielle, quindi il suo rodiggio sar� 1-4, oppure 1-D;un locomotore del gruppo E.646 ha sei assi motori indipendenti su tre carrelli, quindi il suo rodiggio sar� indicato dalla sigla Bo+Bo+Bo;
un E.428 ha rodiggio 2-Bo+Bo-2;la Tartaruga ha rodiggio Bo+Bo;
i locomotori svizzeri a sei assi motori su due carrelli da tre assi l'uno hanno rodiggio Co+Co.
Si noti che l'uso dei simboli "+" e "-" non � casuale: tra un carrello motore e il successivo si usa il "+", tra un carrello portante e un carrello motore, come nel caso dell'E.428, si usa il "-".
SFORZO DI TRAZIONE
La cifra indica la forza trainante della locomotiva quando l'85% della pressione massima della caldaia � applicato ai pistoni
SUPERFICE GRIGLIA
La griglia � di solito formata da sbarre di ghisa su cui arde il fuoco.La dimensione della griglia e di conseguenza quella del fuoco sono fondamentali in quanto incidono sulla potenza della locomotiva.
SUPERFICE RISCALDANTE
Superficie della caldaia comprendente quella dei tubi di fiamma,la cassa a fuoco e i tubi dell'acqua della cassa a fuoco.
Copyright © 1998 Fabio Minervini      
      
Ultimo aggiornamento 16/11/1998